VIAREGGIO. “Nessun dubbio di legittimità” sul trasferimento di alcuni dipendenti comunali nell’ambito della nuova organizzazioni degli uffici e dei servizi: con queste parole l’amministrazione comunale replica alle accuse, apparse su alcuni organi di stampa, da parte di Cristina Ceragioli della Rsu del Comune.

“In merito a quanto apparso su alcuni organi di stampa, l’amministrazione comunale intende rendere note alcune precisazioni in ordine al contenuto della Deliberazione della Giunta Comunale n. 128 del 05/11/2013 ad oggetto l’assegnazione funzionale dei dipendenti alle aree ed alle unità di staff individuate come da DGC n. 118/2013”, si legge in una nota.

“Il predetto atto trova fondamento nell’articolo 4 del D. Lgs. 165/2001, ai sensi del quale spettano agli organi di governo, in particolare ‘la individuazione delle risorse umane, materiali ed economico-finanziarie da destinare alle diverse finalità e la loro ripartizione tra gli uffici di livello dirigenziale generale’. Negli enti locali tale precetto si traduce nell’individuazione, in capo alla giunta comunale di tale competenza, anche per effetto delle prerogative che il D. Lgs. n. 267/2000 attribuisce a tale organo in materia di personale.

“Stante quanto sopra, la giunta ha correttamente inteso individuare ed assegnare alle strutture organizzative di massima dimensione esistenti in Comune ed individuate nella precedente deliberazione della GC n. 118/2013 – aree, settori e unità di staff -, il personale attualmente impiegato in Comune, fermo restando che gli atti di gestione del personale in tal modo assegnato a ciascun Dirigente è prerogativa di questi ultimi, da perfezionarsi in successivi atti dirigenziali come la cosiddetta micro-organizzazione

“Nessun dubbio di legittimità può dunque porsi in merito alla competenza dell’organo decidente su tale materia, come anche in relazione alla individuazione nominativa dei dipendenti. Tale indicazione nominativa, oltre ad essere necessaria per rispettare il precetto normativo sopra indicato, è altresì aderente ad un altro obbligo di Legge, ancor più strutturato, che impone alle amministrazioni l’accessibilità totale dei dati e delle informazioni concernenti la propria organizzazione e la propria attività – in una parola sola, la trasparenza, come da D. Lgs. n. 33/2013).

“Da ultimo, priva di fondamento appare essere l’osservazione secondo la quale la proposta di deliberazione avrebbe dovuto essere accompagnata dal parere di regolarità contabile. Nel merito, si ricorda che il Comune ha adottato il regolamento sul sistema dei controlli, in attuazione del D. L. n. 179/2012, che ha introdotto l’art. 49 del D. lgs. n. 267/2000 che prescrive il parere di regolarità contabile contabile qualora l’atto “comporti riflessi diretti indiretti sulla situazione economico finanziaria o sul patrimonio dell’ente.

“Pertanto è evodente che la mera assegnazione del personale alle nuove strutture organizzative individuate dalla giunta non implica alcuna effetto in termini di maggiori spese o minori entrate gravanti sul bilancio comunale.”

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